Axa estende policy su gender diversity agli emergenti e al Giappone
Axa Investment Managers ha deciso estendere le sue politiche di voto sulla gender diversity anche alle aziende dei mercati emergenti che non hanno donne nei loro consigli di amministrazione.
Come riportato dalla rassegna sostenibile di ieri (Et.Observer/ 227) a partire da quest’anno, Axa Im si confronterà con le aziende quotate nei mercati emergenti e in Giappone, dove i cda non comprendono almeno un amministratore donna. Saranno presi di mira anche i board di società di grandi dimensioni con meno del 10% di rappresentanza femminile.
Inoltre, dal prossimo anno amplierà la sua attività nei mercati sviluppati, rivolgendosi alle aziende con meno di un terzo di donne.
Axa ha dichiarato di aver votato contro 245 aziende nel 2019 sulla base della diversità di genere.