Articolo 9 a rischio, il modello Eet è incompleto

13 Set 2022
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Secondo un rapporto di Fe fundinfo, più di un quarto dei fondi europei che si dichiarano articolo 9 ai sensi del regolamento Sfdr rischiano di perdere questo status. Questo dato emerge dall’analisi degli European Esg Templates (Eet): Fe fundinfo ha dichiarato di aver ricevuto fino alla fine di agosto 94mila Eet su fondi gestiti da oltre 287 società d’investimento, 6mila dei quali classificati come articolo 9, ossia dichiarano di avere come obiettivo l’investimento sostenibile.

Gli Eet sono template sviluppati da FinDatEx, una società emanazione delle organizzazione della finanza europee, per la standardizzazione dei dati Esg, in risposta all’applicazione del livello II della Sfdr in vigore a partire dal 2023.

Tra i fondi articolo 9, Fe fundinfo ha dichiarato che almeno 1.500 (il 25%) potrebbero dover rivedere il loro status in quanto non investono esclusivamente in investimenti sostenibili come richiesto dalle Autorità (solo 79 fondi hanno dichiarato esplicitamente che investiranno interamente in attività sostenibili, 663 hanno fissato un livello minimo di investimenti sostenibili allo 0%, 780 hanno fissato la soglia minima di investimenti sostenibili tra lo 0,1% e l’85% e 168 hanno fissato un livello minimo del 90%;) o non rendono disponibili i dati per dimostrare che lo fanno (la maggior parte ha lasciato in bianco il campo della soglia minima di investimento sostenibile).

Sarà quindi interessante vedere se questi fondi articolo 9 “rafforzeranno” i loro criteri di investimento per mantenere la classificazione attuale o se si riclassificheranno come fondi articolo 8 (per questi non è previsto un requisito minimo di investimento sostenibile).

 

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