ET.TRADING-SRI: UPDATE STUDIO TREND DELLE AZIONI ITALIANE

Aria di Rally di fine anno per i titoli Esg

3 Dic 2024
Notizie ESG Market Commenta Invia ad un amico
Nel complesso le azioni Esg stanno sviluppando in Borsa Italiana un trend rialzista di brevissimo periodo che si inserisce in una tendenza laterale dominante da diversi mesi. Il neonato uptrend potrebbe proseguire alimentato dalla statistica che vede la parte finale dei mercati azionari di ogni anno più spesso orientata al rialzo

Come sintetizzato dall’andamento dell’indice Mib Esg, partendo da una reazione al rialzo registrata nella giornata 28 novembre il trend complessivo delle azioni delle big cap più sostenibili e responsabili presenti in Piazza Affari e messe sotto osservazione dall’Ufficio Studi di ET (vedi Trading con azioni Esg: perché no?) sta sviluppando un trend rialzista di brevissimo periodo che si inserisce in una tendenza sostanzialmente laterale dominante da diversi mesi. Il neonato movimento ascendente potrebbe proseguire alimentato dalla statistica che vede la parte finale di ogni anno più frequentemente orientata al rialzo. I numeri storici dei mercati azionari, infatti, tendono a sostenere le aspettative dei cosiddetti “Rally di fine anno” e “Rally di Natale”. Ovvio, non è un fenomeno certo. In ogni caso, tende a verificarsi periodicamente sui mercati azionari, caratterizzato da un incremento degli indici azionari proprio nel periodo che precede e segue le festività natalizie. Questo trend rialzista, sebbene non sia garantito ogni anno, è stato osservato in diverse occasioni storiche dando origine a questa particolare espressione.

In parallelo allo sviluppo delle statistica favorevole alle società quotate,  prosegue l’impegno verso una crescita sempre più sostenibile da parti di alcune delle grandi aziendi presenti in Borsa Italiana che è sottolineato da alcune novità sul fronte del newsflow Esg.

Tra queste, spicca Snam. Ha quotato sul segmento Mot Professional un’emissione obbligazionaria Sustainability-Linked dual tranche da 600 milioni di sterline a 12 anni e 750 milioni di euro a 7 anni (leggi Snam, linked bond da 1,5 mld sul Transition Plan). Questi bond rappresentano i primi strumenti emessi da una large corporate italiana a essere quotati sul segmento regolamentato di Borsa Italiana. Entrambe le tranche sono legate agli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 del gruppo, come definiti nel Transition Plan recentemente annunciato dalla società.

Sul fronte Mediobanca, l’amministratore delegato Alberto Nagel ha ravvivato il dibattito sul tema se le aziende del settore Difesa siano o no un investimento Esg (vedi E il giudice dirà: carbone e armi sono Esg ). Intervenendo a una conferenza ha sottolineato che nel giro di soli due anni è più che raddoppiata la presenza nei portafogli degli investitori Esg di aziende che operano nella Difesa. “Secondo un’analisi per il Financial Times di Morningstar Direct, pubblicata lo scorso settembre, circa un terzo dei fondi in Europa e nel Regno Unito focalizzati sulle cosiddette questioni ambientali, sociali e di governance ha investito nel settore 7,7 miliardi di euro, rispetto ai 3,2 miliardi nel primo trimestre del 2022” ha ricordato Nagel.

Tra le società al di fuori delle big cap che si sono messe in luce, rientra anche Igd, società attiva nel settore immobiliare. L’amministratore delegato Roberto Zoia ha presentato il nuovo piano industriale al 2027, che punta su Esg a tutto tondo con vera eguaglianza di genere. “Nell’arco del piano al 2027 – ha spiegato Zoia – intendiamo ridurre del 40% le emissioni di gas serra dirette e del 20% le Scope 3, ma il raggiungimento di questi obiettivi richiede la piena cooperazione dei tenant”. E non è tutto. Il ceo ha anche affermato: “Vogliamo anche lavorare per fare una vera policy su diversity & inclusion”.

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