L'azienda di selezione di risorse umane ha scelto di muoversi verso il bilancio integrato nonostante non sia soggetta all'obbligo di rendicontazione non finanziaria del decreto 254: trasparenza leva per il vantaggio competitivo.
Il partner dello studio legale Dentons approfondisce con ETicaNews i risvolti per le imprese del decreto 254: «Se ne dovrebbe occupare direttamente il consiglio di amministrazione ma ora il livello di attenzione non è in media molto alto».
Continua il ciclo di approfondimenti "Lavorare nella Csr". In questa intervista il docente della Bocconi spiega come si è evoluto il Master in Green Management, Energy and Csr (Mager) e a chi è rivolto. Nel futuro nuove professioni ancora non tracciate
La Commissione Europea ha pubblicato le attese linee guida sulla direttiva non financial. Si tratta di linee guida non vincolanti per aiutare le società a soddisfare pienamente la richiesta di […]
Salvatore Ferragamo ha pubblicato il suo primo bilancio di sostenibilità di gruppo (relativo all’esercizio 2016). Il report è redatto secondo le linee guida internazionali del Global Reporting Initiative Gri – […]
Aumenta costantemente il numero di grandi società che redigono il bilancio di sostenibilità. Secondo lo studio annuale di Governance & Accountability Institute (G&A) l’82% delle società dell’S&P500 ha pubblicato nel […]
Nel programma del Cfo summit che si è svolto a Milano il 7 e l'8 giugno 2017 ha fatto la sua comparsa, accanto a temi da sempre al centro dell'attenzione dei direttori finanziari come ottimizzazione di cassa e supply chain finance, anche quello del reporting integrato.
Leroy Merlin presenta il bilancio di sostenibilità 2016 con due innovative chiavi di reporting. L’azienda è specializzata nella distribuzione di bricolage e fai da te, appartiene al Group Adeo, il […]
Il 21 a Milano si discute di governance della sostenibilità. Imprese, investitori e professionisti si confronteranno sull’integrazione dei fattori Esg all’interno del buon governo aziendale e sulle best practice individuate dall'Integrated governance Index
Il 45% delle società valutate non ha identificato chiaramente chi è responsabile per la gestione dei rischi legati ai diritti umani. Circa il 90% delle società non ha una narrativa coerente su come le decisioni vengono prese e se il senior management è coinvolto