Il report "Social Impact Investment: Building the Evidence Base" dà atto che l'investimento a impatto sociale è in forte crescita ma per affermarsi deve dimostrare di saper raggiungere gli obiettivi.
Un manuale per le aziende per affrontare gli investitori, che non si limita alla teoria ma che cerca di dare gli strumenti per indicare a chi, cosa e come comunicare gli elementi ambientali, sociali e di governance.
I manager sono consapevoli che siamo entrati in una nuova era in cui i mercati e la società in generale chiedono informazioni aziendali che vanno oltre i contenuti e gli obblighi di natura finanziaria.
Il mercato globale della finanza sostenibile è cresciuto in maniera impressionante sia in termini assoluti sia relativi. La locomotiva è l'Europa.
La recente ottima perfomance del fondo ci ricorda che è vantaggioso, da un punto di vista responsabile ma anche di quello di ottenere valore nel lungo termine, puntare sulla finanza Sri. Ma serve più...
Un nuovo modo di "investire" in solidarietà e sussidiarietà, con un rendimento nell'ultimo progetto proposto che batte quello di un analogo Btp decennale. Diventando così una sorta di "banchiere sociale".
La necessità di trovare una convergenza nei diversi metodi di valutazione è sempre più pressante. Non a caso negli ultimi giorni si sono espressi in questa direzione diversi attori del mondo della finanza a impatto sociale.
"L'esperienza dimostra che è effettivamente una strategia valida per catturare alfa, cioè generare extrarendimento rispetto ai mercati, in due differenti ma complementari modi".
I rating “unsolicited” sono una “second opinion” e si concentrano sulla valutazione d’impatto ambientale e sulla trasparenza dell’iniziativa definita “green” dall’emittente. I primi risultati.
«Ci accorgiamo della necessità di mettere insieme scelte concrete per finanziare un futuro più sostenibile per il pianeta. C'è un grande lavoro che deve essere fatto nella finanza in questa direzione...»