Lo definisce «un crowdfunding in salsa genovese», ma ha l’obiettivo di diventare «un benchmark di mercato», e parla di oltre una decina di progetti allo studio in un campo «dove è davvero possibile inventare qualcosa di nuovo, peraltro senza grandi barriere all’entrata». Leonardo Frigiolini, presidente e amministratore delegato
L'espansione dell'applicazione di criteri Esg (environmental, social, governance) dilaga sempre più nella classica finanza di investimento. ETicaNews ha parlato più volte della diffusione di questi principi "sostenibili" nel campo degli investimenti in azioni e nel debito dei Paesi e delle società appartenenti alle economie avanzate.
Il primo progetto è finalmente partito, Diaman Tech. Ma a inizio 2014 il grande interesse del 2013 per l’equity crowdfunding si è tradotto in ancora scarsa operatività. Del plotoncino atteso sulla scena, per ora sono approdate in Consob solo due piattaforme. Unicaseed (dove si presentata Diaman Tech), registrata alla sezione
È partita la corsa all’equity crowdfunding (vedi articolo di stamattina). C’è chi dice che potrebbe trattarsi di una bolla tutta italiana che caratterizzerà il 2014. Di certo, si respira un certo entusiasmo dietro le quinte del mondo finanziario. E l’entusiasmo può essere un fattore positivo, ma anche un fattore pericoloso.
San Silvestro ha portato il primo equity crowdfunding italiano. Si tratta della società di servizi finanziari Diaman Tech che ha presentato l’iniziativa lo scorso 20 dicembre a Genova, ma che ha avviato il collocamento in rete esattamente il 31 dicembre 2013 (con scadenza delle sottoscrizioni fissata al 31 marzo 2014).
Che la Consob abbia costituito una “Sezione Speciale dell’Albo tenuto dalla Consob”, sul quale sono annotati i Portali di equity crowdfunding delle sim e delle banche, è cosa nota ed ETicaNews ne ha parlato più volte, anche recentemente. E' invece una novità il nome del primo intermediario finanziario italiano ad aver ottenuto
Si è mossa addirittura la celebre Mia Farrow per segnalare lo stato della corruzione nel mondo, com’è emerso dalla ricerca resa pubblica in settimana da Transparency International che ha tenuto […]
È Assiteca Crowd la seconda società a bussare alla Consob per l’autorizzazione come portale di equity crowdfunding. La domanda è stata presentata a metà novembre e ora la documentazione è al vaglio dell’autorità di vigilanza. Che, secondo quanto stabilisce il regolamento, ha tempo 60 giorni per deliberare
La Borsa italiana resta prigioniera dei vecchi vizi nazionali, fatti di assemblee blindate e di controlli legati ai patti di sindacato. C’è qualche spiraglio, sulle quote rosa e sul divieto di interlocking, ma è evidentemente il risultato di una imposizione legislativa (e non di un cambio di passo culturale).
Nella gara alla regolamentazione dell'equity crowdfunding, l'Italia segna un altro punto di vantaggio: da circa due settimane, infatti, è registrato in Consob il primo portale autorizzato alla gestione della raccolta online. Si tratta di StarsUp. Il sito, paradossalmente, è ancora in costruzione, ma rappresenta comunque un passaggio