La Commissione ha rivelato un'analisi sull'obbligo di due diligence sulla supply chain, nell'ambito del percorso verso la “Sustainable corporate governance”. Favorita l'opzione di requisiti definiti per legge
L’assenza di coerenza all’interno del panorama della disclosure finanziaria climate-related genera problemi in termine di quantificazione dei rischi. La necessità di armonizzare i sistemi di reporting risulta essere una priorità, […]
L'iniziativa è stata aperta il 26 ottobre 2020 e chiuderà l’8 febbraio 2021. Indaga aspetti come il dovere Esg degli amministratori, la due diligence sulla supply chain e l'engagement. E prepara il terreno per inserirli nella nuova Dichiarazione non financial
La Commissione Ue spinge sull'integrazione della sostenibilità nei doveri dei directors. Non solo. Chiede anche che questi doveri siano nei confronti degli stakeholder, e valuta l'introduzione di norme specifiche anche nella Dnf
Obiettivo della nuova obbligazione sociale nell’ambito del programma Sure è contribuire a conservare l’occupazione nell’Ue. Italia primo beneficiario con un prestito di 10 miliardi. E il framework del Sure social bond richiama espressamente i principi Icma e la Taxonomy
I Principi Onu annunciano che introdurranno le questioni human rights-related nel loro reporting framework. Richiamo agli istituzionali ad agire tramite l’implementazione delle policy, la due diligence e l’access to remedy
L’Autorità europea avvia una survey su una bozza di parere in cui illustra alle autorità nazionali le sue aspettative in merito alle modalità di vigilanza sull’integrazione degli scenari di climate-change da parte degli assicuratori nella loro Orsa
Lo studio legale Ashurst ha lanciato ESG ready, un nuovo tool digitale per fornire a fondi, banche e altri soggetti finanziari soluzioni per affrontare la complessità della nuova disciplina Esg […]
L’International Capital Markets Association critica apertamente lo standard proposto dal Teg, che la Commissione sta valutando di rendere un Regolamento. Nel mirino i principi troppo stringenti e difficili da rilevare, senza lasciare più tempo al mercato per assimilarli
Diffuso a febbraio il documento della Conferenza episcopale italiana che individua i criteri di investimento indirizzati ai «privati che trovano nei principi della Chiesa Cattolica le indicazioni di come operare in finanza coerentemente con i valori evangelici»