Anche American Chamber attacca le norme Esg Ue
Le aziende statunitensi lanciano un allarme sulle normative Esg europee, definendole un ostacolo significativo al commercio transatlantico. Come anticipato nella rassegna stampa aumentata ESG/401 di questa settimana, l’American Chamber of Commerce (AmCham), che rappresenta colossi come Ford Motor Co., Exxon Mobil Corp. e Amazon.com Inc., ha richiesto all’Ue di sospendere l’attuazione delle principali direttive Esg fino a una revisione completa della legislazione. Secondo AmCham, le normative come la Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd) e la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (Csddd) impongono oneri eccessivi, minando la competitività delle imprese. Infatti, l’organizzazione sottolinea che «l’84% dei suoi membri considera le regole Esg una barriera primaria per le attività commerciali nell’Ue».
«Le aziende non dovrebbero essere costrette a conformarsi a normative che potrebbero subire modifiche sostanziali», ha dichiarato AmCham con riferimento al processo legislativo in corso che porterà ai pacchetti Omnibus, attesi a partire da fine mese. Nonostante le critiche, AmCham ribadisce il supporto delle imprese statunitensi all’Accordo di Parigi e ai principi della sostenibilità, chiedendo tuttavia un approccio più equilibrato che consenta di destinare risorse alla transizione ecologica piuttosto che alla burocrazia. Tra le proposte avanzate: maggiore chiarezza sulle disposizioni Csrd riguardo i piani di transizione, protezione delle catene di fornitura dagli effetti di conformità e riduzione dei rischi di responsabilità civile.
La commissaria europea per i servizi finanziari, Maria Luis Albuquerque, ha riconosciuto la necessità di alcuni aggiustamenti, pur escludendo una deregolamentazione totale. «Si tratta di regolare il ritmo mantenendo saldo l’obiettivo di fondo», ha dichiarato di recente.
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