Alleanza per l’Economia Circolare, il position paper 2020
Un aumento del 7% degli investimenti, una riduzione del 10% dei costi per le materie prime, oltre 700mila nuovi posti di lavoro e un calo del 17% delle emissioni di CO2. Sono i potenziali benefici economici, sociali e ambientali legati all’approccio circolare per l’Unione europea, da qui al 2030, calcolati dall’Alleanza per l’Economia Circolare nel Position Paper 2020, che punta sulla circolarità come chiave strategica di competitività e sostenibilità ambientale, anche alla luce della crisi Covid-19.
Il documento presenta la road map verso un modello circolare: cinque obiettivi e 23 azioni di dettaglio finalizzate a sfruttare appieno il potenziale di sviluppo economico, sociale, ambientale e di decarbonizzazione legato alla circular economy.
I cinque ambiti di intervento individuati nel position paper sono: definizione di una governance efficace e di un quadro strategico per l’economia circolare; semplificazione dell’impianto normativo; supporto all’innovazione sostenibile; definizione di sistemi di misurazione e Kpi; formazione, comunicazione e sensibilizzazione.
Inoltre, il dossier presenta le esperienze dei membri dell’Alleanza ed è corredato da progetti e buone pratiche che dimostrano l’efficacia della circolarità e la concretezza dell’impegno portato avanti dalle società della rete.
L’Alleanza per l’Economia Circolare comprende 17 imprese, per un fatturato complessivo di 126 miliardi di euro, 235mila dipendenti e 94mila fornitori appartenenti a nove diverse catene del valore. Fanno parte della rete: A2A, Aquafil, Bvlgari, Cassa Depositi e Prestiti, Cetena (Gruppo Fincantieri), Cirfood, Costa Crociere, Enel, Erg, FaterSmart, Gruppo Hera, Intesa Sanpaolo, NextChem (Gruppo Maire Tecnimont), Novamont, Salvatore Ferragamo, TH-Resorts e Touring Club Italiano.
Alleanza per l’Economia CircolareCircular economyeconomia circolareemissioni di Co2unione europea