Dopo intense trattative, tutti i 195 Paesi che hanno partecipato alla XXI conferenza internazionale dell’Onu sui cambiamenti climatici, comprese le economie emergenti, hanno dato il via libera all’accordo che stabilisce gli obiettivi da raggiungere nei prossimi 15 anni e che sarà in vigore dal 2020.
Si tratta di 29 articoli che vanno dal contenimento di emissioni di gas serra alla lotta contro la desertificazione, dalla protezione degli oceani e delle acque surriscaldate alle coltivazioni ecocompatibili che emettano minori quantità di gas serra. Indicazioni che però non comportano sanzioni per chi non le rispetta.
Nel complesso il documento stabilisce l’impegno a mantenere l’aumento di temperatura entro i due gradi e compiere sforzi per mantenerlo a 1,5 gradi (con le emissioni di gas serra sotto i 40 miliardi di tonnellate); a versare 100 miliardi di dollari all’anno ai Paesi più poveri per aiutarli a sviluppare fonti di energia meno inquinanti; a raggiungere nella seconda metà del secolo una produzione di gas serra sufficientemente bassa da essere assorbita naturalmente; a controllare attraverso nuove conferenze, ogni cinque anni, i progressi compiuti.
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