A Bologna il Salone della Csr scopre il nuovo imprenditore sostenibile

2 Mag 2016
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«Oggi, sempre più, diventare imprenditore e fare impresa può essere considerato espressione del proprio impegno sociale». È uno degli spunti che emergono dalla raccolta dei contenuti della due giorni della tappa bolognese del Salone della Csr e della innovazione sociale. Quella del 12 e 13 aprile scorsi è la prima edizione a Bologna del percorso nazionale del Salone milanese (che terminerà con l’edizione in Bocconi i prossimi 4 e 5 ottobre). L’obiettivo del salone bolognese, organizzato da Impronta Etica con il supporto di Scs Consulting e con il Patrocinio dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, era quello di riflettere «su come le caratteristiche sociali ed economiche del territorio emiliano possano essere la base per percorsi imprenditoriali e sociali che coniugano innovazione e sostenibilità».

«Si manifesta – si legge nella raccolta dei contenuti – la forte vocazione di una nuova generazione di imprenditori, definibili imprenditori sostenibili, che non vede più l’impresa solo come mezzo finalizzato al perseguimento di profitti, ma che integra nella creazione di valore aggiunto anche la produzione di esternalità positive per la società, attraverso la promozione dello sviluppo locale, il perseguimento della giustizia sociale, la garanzia di democraticità dell’organizzazione e il coinvolgimento dei lavoratori nella gestione».

 

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