ET.DIRECTORIES - I PROTAGONISTI DELLE ULTIME TRE SETTIMANE

Quelli che… fanno sostenibilità/ 74

2 Lug 2021
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Una selezione dei protagonisti della sostenibilità che ETicaNews ha incontrato nell'ultimo periodo. Una parte del mondo raccolto nelle ET.directories: Saverio Tridico, Vincenzo Maragliano, Stephanie Kelly, Sabine Lochmann, Jeanne Martin

Nel corso delle ultime settimane, ETicaNews ha coinvolto o menzionato una serie di protagonisti del business sostenibile e responsabile. Di seguito, ne riportiamo alcuni, con una breve sintesi di ciò che hanno detto e delle posizioni che hanno espresso, con rimando al relativo articolo. Queste persone sono solo una minima parte delle centinaia di protagonisti che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.

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Saverio Tridico, corporate and external affairs director di Nexi

INTERVISTA: Nexi: «Il nuovo piano industriale sarà Esg»

Un brand giovane, con un passato fortemente radicato, trasformato dall’intervento dei private equity e dalla quotazione in Borsa. Dal 2017, quando è nata dalla fusione tra Icpbi e CartaSì, Nexi è cambiata molto. In termini di posizionamento (è il primo operatore italiano sui pagamenti digitali) e in termini di competenze, che oggi sono in buona parte scientist ed esperti di mercato digitale. «Questa grande trasformazione ha posto come tema cardine anche l’attenzione verso la sostenibilità. Siamo partiti da lontano per costruire una strategia che presto dovrà rispondere alle dimensioni, al profilo di rischio ma anche all’opportunità di svolgere un ruolo importante sul fronte della sostenibilità con un gruppo di 9000 persone che opera in un settore strategico», spiega a ETicaNews Saverio Tridico, corporate and external affairs director di Nexi. Il direttore racconta che il gruppo è al lavoro sul nuovo piano industriale post fusioni con Nets e Sia e che è in corso la qualificazione al meccanismo Science based target iniziative.

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Vincenzo Maragliano, chief financial officer del gruppo siderurgico Feralpi

INTERVISTA: Per l’acciaio di Feralpi «un tasso che migliora coi Kpi Esg»

«Non è solo una questione morale, ma c’è anche una ragione economico-finanziaria». Vincenzo Maragliano, chief financial officer del gruppo siderurgico Feralpi, descrive a ETicaNews i principi e la strategia finanziaria di un progetto di finanziamento, realizzato con Intesa Sanpaolo: un circular economy-linked Interest Rate swap. Non solo l’ammontare devoluto presenta tassi legati a Kpi Esg. Ma anche il derivato legato al prestito (lo swap) è connesso ai fattori environmental, social e governance. Una novità assoluta nel mercato italiano, che consente a Feralpi di ampliare le strategie di hedging collegandole a sistemi di incentivazione Esg. «Abbiamo optato per un finanziamento bancario per un ammontare complessivo di 40 milioni di euro, suddivisi in due tranche: la prima di 30 milioni legata a specifici progetti in ambito di economia circolare, la seconda invece è una tranche più ridotta, pari a 10 milioni, legata a scopi di general purpose, anch’essi a sua volta legati obiettivi Esg», ha spiegato Maragliano.

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Stephanie Kelly, vice direttore di Asiri

ARTICOLO: Indice Gender Equality, Italia a picco

L’Aberdeen Standard Investments Research Institute (Asiri) ha pubblicato i primi risultati del suo Gender Equality Index: un nuovo indice che sosterrà gli investitori nelle loro scelte mirate a integrare quella dimensione sociale dei fattori Esg relativa alla condizione delle donne nei Paesi più industrializzati. «L’obiettivo di questo indice è identificare quelle economie che si prevede possano beneficiare di una maggiore uguaglianza di genere, per via dei migliori risultati economici e delle migliori condizioni per attrarre opportunità di investimento», ha dichiarato Stephanie Kelly, vice direttore di Asiri. I risultati annunciati da Aberdeen rivelano come la pandemia da Covid-19 abbia avuto un impatto negativo sull’eguaglianza di genere nella società, nella politica e nel mondo imprenditoriale. L’Italia è al penultimo posto tra i 29 Paesi inclusi nell’indice.  «Le misure estremamente specifiche che abbiamo usato permetteranno agli investitori di vedere cosa si può migliorare e in che modo», ha aggiunto Kelly.

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Sabine Lochmann, Global Head di Moody’s ESG Measures

ARTICOLO: Moody’s lancia tool per la Sfdr

Moody’s Esg Solution offre un nuovo strumento per la raccolta e analisi dei dati Esg necessari a ottemperare gli obblighi informativi di sostenibilità degli investimenti sanciti dalla Sfdr. Il dataset di Moody’s punta ad aiutare le società a realizzare la reportistica su sui Principal Adverse Impacts (Pai), i principali impatti negativi per la sostenibilità Esg che si possono stimare delle decisioni di investimento, secondo i criteri indicati da Tassonomia Ue e standard internazionali in materia di diritti umani e sociali. «Siamo impegnati a sostenere gli obiettivi di sostenibilità e a offrire dati di qualità su cui i nostri clienti possano fare pieno affidamento», ha dichiarato Sabine Lochmann, Global Head di Moody’s ESG Measures. Secondo Moody’s si tratta di uno dei primi dataset Esg pensato appositamente per la Sfdr disponibili sul mercato. «La scarsa disponibilità di dati porterà a diversi problemi quando si tratterà di implementare pienamente la Sfdr e il nostro ampio dataset intende proprio aiutare gli investitori a superare questo ostacolo», ha aggiunto Lochmann.

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Jeanne Martin, manager della campagna per ShareAction

ARTICOLO: Hsbc metterà fine ai finanziamenti al carbone

Gli azionisti del colosso britannico della finanza Hsbc hanno votato a favore della risoluzione, promossa dall’azionariato critico del gruppo e sostenuta dal management, che prevede il disinvestimento graduale dal settore del carbone. La risoluzione, che ha ottenuto il 99% dei voti favorevoli, fissa al 2030 il termine per azzerare i propri finanziamenti all’industria carbonifera nei Paesi Ocse, e al 2040 la cessazione di ogni investimento nel settore a livello globale. Il piano di decarbonizzazione di Hsbc è stato promosso dalla mozione presentata da un imponente gruppo di azionisti critici, in possesso di titoli per un valore di 2400 miliardi di dollari, guidato dalla Ong ShareAction. «Siamo felici che la nostra campagna abbia portato a un impegno vincolante da parte di Hsbc a eliminare gradualmente i finanziamenti al settore carbonifero, ma il diavolo è nei dettagli e i prossimi sei mesi saranno cruciali per assicurare che questo impegno si traduca in concreto», ha dichiarato Jeanne Martin, manager della campagna per ShareAction.

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