Generali ha lancia sul mercato il suo primo bond sostenibile da 500 milioni di euro. Nei giorni precedenti aveva lanciato il suo primo bond catastrofale (insurance-linked security, Ils) in linea con il suo Green Ils Framework.
Il Sustainability bond è stato emesso nel quadro del Sustainability Bond Framework di Generali, che indica ambiti di investimenti ammissibili per i proventi del bond, sia nella sfera ecologica (quali l’edilizia green, le energie rinnovabili, l’efficientamento energetico, il trasporto a emissioni zero, la gestione sostenibile delle acque, l’economia circolare), che in quella sociale (l’accesso ai servizi sociali essenziali, l’edilizia accessibile, il finanziamento delle Pmi, la gestione delle crisi sanitarie e ambientali).
L’emissione dell’obbligazione sostenibile è stata accolta dai mercati, registrando ordini per 2,2 miliardi di euro da 180 investitori istituzionali internazionali, fra cui un numero significativo di fondi specializzati in investimenti Sri.
«Questa transazione contribuirà a prolungare la scadenza media del nostro debito, coerentemente con il nostro approccio proattivo nel gestire il profilo di maturità del debito, e darà inoltre l’opportunità al nostro gruppo di finanziare progetti green e sociali», ha dichiarato il Cfo del gruppo Generali, Cristiano Borean aggiungendo che «questa emissione porterà a ridurre ulteriormente la nostra spesa lorda annuale di interessi rispetto al nostro profilo di debito».
Il bond catastrofale (insurance-linked security, Ils), in linea con il suo Green Ils Framework, consiste nella stipula da parte del gruppo assicurativo di un contratto di riassicurazione pluriennale garantito da attivi di alto merito creditizio con Lion III Re DAC, una special purpose company irlandese, che per un periodo di quattro anni coprirà le possibili perdite catastrofali subite dal gruppo a seguito di tempeste in Europa e terremoti in Italia. Lion III Re DAC, a sua volta, ha emesso un’unica tranche di titoli di debito per 200 milioni di euro per finanziare gli impegni assunti ai sensi del contratto di riassicurazione. I titoli sono stati collocati presso investitori che operano sul mercato dei capitali, tramite un’emissione conforme alla normativa americana 144A.
Sul fronte delle caratteristiche green allineate al framework, il gruppo ha sottolineato che: il capitale di rischio liberato grazie a questa operazione sarà indirizzato a progetti green; il collaterale sarà investito in titoli green con rating elevato emessi dalla “Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo” (Bers); sarà fornita la rendicontazione relativa all’allocazione del capitale di rischio liberato in progetti ritenuti idonei e la rendicontazione della Bers in merito al proprio portafoglio di progetti green.
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