In Italia le opportunità di carriera e stipendio per le donne sono ancora inferiori rispetto a quelle degli uomini. Lo conferma l’indagine sulla diversity nei luoghi di lavoro “L’Italia non è (ancora) un paese per donne” di Bain & Company Italia, presentato il 15 giugno durante l’evento digitale “The future women (and men?) want”, come anticipato dall’Agenda della scorsa settimana.
Il report è stato realizzato intervistando le prime linee di oltre 40 aziende, che impiegano in totale più di 350.000 dipendenti solo in Italia. Emerge che nelle società quotate solo 1 ceo su 10 è donna. In politica, invece, le donne nei ministeri e in Parlamento sono solo 3 su 10. L’indagine, inoltre, mette in evidenza che il pay gap medio in Italia nel settore privato è del 21%: tra i valori più alti d’Europa. E il divario cresce con l’avanzare del percorso di carriera.
Il rapporto sottolinea anche che in Italia ci sono sempre più donne qualificate che non partecipano alla forza lavoro, con una forbice che cresce all’aumentare dell’età. La pandemia ha ulteriormente peggiorato la condizione sociale ed economica femminile. Infine, le donne tendono a espatriare il 20% in più rispetto agli uomini e a tornare il 30% in meno.
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