In 200 organizzazioni chiamano Draghi per stretta sull’ambiente
Un fronte di 200 organizzazioni nazionali e locali ha inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Mario Draghi, ai ministri della Transizione Ambientale e della Cultura, alla Commissione Europea e ai parlamentari di ogni schieramento per chiedere una rigorosa applicazione delle normative comunitarie sulle procedure di valutazione ambientale relative a piani e grandi progetti. Queste dovrebbero essere realmente connotate da trasparenza e partecipazione del pubblico nelle scelte come richiesto dall’Unione Europea e al contrario di quanto avviene in Italia.
Valutazione di Impatto Ambientale (Via), Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia), Valutazione Ambientale Strategica (Vas) e Valutazione di Incidenza Ambientale (Vinca): si tratta di procedure ancora poco note al grande pubblico che invece dovrebbero essere centrali nella vita del paese visto che riguardano impianti energetici, raffinerie, gasdotti, porti, autostrade ecc..
Un appello che reclama garanzia, firmato da associazioni, comitati, reti di cittadini, da quelle nazionali come Friday For Future, Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, Italia Nostra e tante altre, alle reti “Per il Clima Fuori dal Fossile” e “Mamme da Nord a Sud” fino a una miriade di associazioni e comitati locali da tutte le regioni da anni impegnati sul territorio e che hanno esperienza diretta delle imbarazzanti procedure di Via condotte dal Ministero dell’Ambiente.
et.politicaMario Draghi