ET.Analist/ Pictet: «Cresce mercato green bond. Occhio alle “trappole”»
ET.Analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nell’ultimo numero (Finanza Sri, ultimi report degli analisti/ 18) Stéphane Rüegg, Senior Client Portfolio Manager di Pictet Asset Management, nel report “Fixed Income – Il credito corporate si tinge di verde” analizza la crescita del mercato dei green bond e mette in guardia sulle “trappole” che potrebbero presentarsi come in ogni classe di attivi che prende quota.
Il rischio, secondo Pictet, è quello di confondere le obbligazioni che esistono «per l’autentico desiderio di una società di portare avanti un programma più ecosostenibile con quelle di società interessate a un mero greenwashing». La società sottolinea che, sebbene gli emittenti di green bond abbiano solitamente un rating investment grade, di recente anche gli emittenti high yield si sono affacciati su questo mercato. Un altro elemento da prendere in considerazione riguarderebbe anche l’ulteriore «suddivisione» di questa classe di titoli, con la nascita di blue bond e transition bond. Inoltre i social bond hanno registrato «un rinnovato interesse a seguito della pandemia di Coronavirus». Secondo la società di investimento a volte è sensato guardare oltre l’etichetta “green” e investire in titoli comuni emessi da aziende con un autentico interesse per l’ambiente. «Nonostante tutte le zone grigie nei green bond», sottolinea Pictet, le cose stanno migliorando. Parte del miglioramento proviene dalle migliori prassi, parte dagli enti di settore, e parte dai legislatori».
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