Snam emette suo primo Transition bond da 500 milioni
Snam ha emesso ieri il suo primo Transition Bond. I proventi dell’obbligazione, di importo 500 milioni con scadenza il giugno2030, verranno utilizzati per finanziare progetti nella transizione energetica, i cosiddetti Eligible Projects, come definiti nel Transition Bond Framework pubblicato martedì. L’emissione, rivolta agli investitori istituzionali, si legge in una nota, «ha raggiunto un picco di più di tre volte l’offerta, con un’elevata qualità e un’ampia diversificazione geografica degli investitori».
La cedola annua è del 0,75% con un prezzo re-offer di 99,856% (corrispondente ad uno spread di 80 punti base sul mid swap di riferimento).
«Il successo del nostro primo Transition Bond – ha commentato l’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà – sul quale siamo fra gli apripista a livello mondiale, è un segnale di fiducia del mercato verso le nostre iniziative nella transizione energetica e ci incoraggia a proseguire questo percorso con ancora maggiore determinazione. La finanza sostenibile è un pilastro della strategia Esg di Snam e darà un contributo fondamentale allo sviluppo delle nostre attività e delle nostre tecnologie per la decarbonizzazione e il Green Deal, dall’idrogeno al biometano all’efficienza energetica».
Tramite l’emissione del suo primo Transition Bond, che segue l’emissione del Climate Action Bond di febbraio 2019, Snam intende garantire il pieno allineamento della strategia finanziaria dell’azienda con la transizione energetica attraverso i propri obiettivi di sostenibilità, oltre che espandere ulteriormente la propria base di investitori.
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