Et.Analist/ M&G Investments: «Con Covid-19, ridefinite le priorità della finanza»
ET.Analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nell’ultimo numero (Finanza Sri, ultimi report degli analisti/ 16) Veronique Chapplow, investment director equities di M&G Investments, nel documento “Impact investing: la via d’uscita dalla crisi” analizza il modo in cui la pandemia di Covid-19 ha ridefinito le priorità anche nell’industria degli investimenti.
La società ritiene che nello scenario post-pandemico «lo spostamento dell’attenzione potrebbe portare gli investimenti a impatto sociale a muoversi verso una dimensione più mainstream». Mentre in passato l’ago della bilancia Esg (Environment, social e governance) puntava più sulle sfide ambientali, in poche settimane, il «virus ha messo a nudo la triste realtà dell’inadeguatezza delle prestazioni sanitarie». E non soltanto i Paesi in via di sviluppo, ma anche molte economie avanzate sono esposte agli impatti negativi della scarsa organizzazione sanitaria (vedi gli Stati Uniti). Diventa prioritatio, dunque impiegare maggiori risorse in aree interessate dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdgs) delle Nazioni unite, in particolare l’Obiettivo 3 (Buona Salute e Benessere). Ma per uscire dalla crisi attuale «sarà necessario qualcosa di più di un intervento governativo», sottolinea M&G. E colmare il divario spetta all’industria. È qui che l’impatto degli investimenti può davvero fare la differenza, sostenendo le aziende il cui obiettivo principale è avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente.
M&G, a questo proposito, cita alcune delle società in cui investe il fondo M&G (Lux) Positive Impact Fund: dalla società statunitense di diagnostica Quest, che dal 9 marzo è riuscita a eseguire più di 1,5 milioni di test Covid-19, all’azienda di ricerca Grifols, che collabora con il governo Usa nello studio della terapia al plasma per il trattamento del Covid-19. Le soluzioni, però, non si limitano solo al settore sanitario. E qui entra in gioco l’azienda internazionale di packaging DS Smith, che ha collaborato con i rivenditori di generi alimentari in tutta Europa per progettare e produrre pacchetti con generi di prima necessità (e riciclabili) che possono essere consegnati a domicilio ai più vulnerabili; o società che hanno introdotto agevolazioni finanziarie per i propri clienti, come la società di telecomunicazioni keniota Safaricom, che ha annunciato un’ampia gamma di misure per supportare i clienti.
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