Terzo settore, crescono consapevolezza e investimenti
Il 96% delle organizzazioni del Terzo Settore dichiara di aver effettuato investimenti nell’ultimo triennio e il 79,6% si dice soddisfatto della relazione con gli istituti di credito. Questi sono i dati che emergono dalla IX edizione dell’Osservatorio nazionale sulla Finanza e il Terzo settore, pubblicato ad aprile. L’Osservatorio è stato avviato nel 2012 da Ubi Banca, con il contributo dell’Associazione italiana per la promozione della cultura della cooperazione e del non profit (Aicoon), con l’obiettivo di elaborare e diffondere i dati relativi al fabbisogno finanziario del non profit in Italia.
Dal report emerge che la prima fonte di copertura degli investimenti effettuati è costituita dall’autofinanziamento (50,4%), seguito dagli istituti bancari (28,8%). La conoscenza degli strumenti di finanza a impatto sociale è in crescita: il 44% del campione dichiara di esserne a conoscenza e i più consapevoli sono i consorzi. Tra le organizzazioni che affermano di conoscere lo strumento circa un terzo dichiara di essere interessato. Gli strumenti maggiormente conosciuti (nell’86,4% dei casi) sono quelli di finanza agevolata (come il Fondo rotativo per le imprese del Mise o i fondi agevolti Bei), e le obbligazioni solidali (70,9%), il Social Venture Capital (59,1%).
Le imprese che hanno fatto richiesta di finanziamento alle banche, si sono viste concedere in media circa il 93,9% dell’importo atteso. La principale modalità di impiego dei finanziamenti ottenuti è data dagli investimenti a medio-lungo termine (54,7%).
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