Salvataggio economico per il Covid-19? Deve essere green
Gli attivisti per l’ambiente chiedono che i piani di salvataggio economico per far fronte all’impatto del coronavirus siano green. E sollecitano i governi a legare eventuali pacchetti di salvataggio, in particolare nei settori dell’areonautica o del turismo, a requisiti climatici.
Secondo quanto riportato nei giorni scorsi dal Guardian, sono in corso piani economici del valore di miliardi di dollari di denaro pubblico per evitare l’immediato crollo di alcune imprese gravemente colpite dall’epidemia e per proteggere i redditi dei lavoratori a rischio di licenziamento. Ma mentre la salute delle persone e il benessere immediato dei lavoratori coinvolti nella crisi sono di primaria importanza, gli attivisti e gli esperti temono che, se i pacchetti a lungo termine non saranno progettati con cura, non faranno altro che rafforzare la dipendenza dai combustibili fossili in tutta l’economia globale. «La minaccia del cambiamento climatico è reale quanto quella di Covid-19, anche se sembra lontana», ha dichiarato nei giorni scorsi Mary Robinson, ex presidente irlandese e alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani, che è stata due volte inviata dell’Onu per il clima.
«I governi stanno elaborando piani di stimolo per contrastare i danni economici causati dal coronavirus», ha sottolineato anche Fatih Birol, il direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale per l’Energia. «Questi pacchetti di stimolo offrono un’eccellente opportunità per garantire che il compito essenziale di costruire un futuro energetico sicuro e sostenibile non si perda nella confusione delle priorità immediate».
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