Il primo ministro britannico Boris Johnson, lo scorso 4 febbraio a Londra, ha annunciato insieme al premier italiano, Giuseppe Conte, il prossimo vertice sul clima dell’Onu, Cop26. La 26esima edizione della “Conference of the parties” si svolgerà a Glasgow, presso lo Scottish Exhibition Centre, dal 9 al 20 novembre 2020 e riunirà oltre 30mila delegati tra cui capi di Stato, esperti del clima e attivisti per concordare azioni coordinate per affrontare i cambiamenti climatici. È la prima volta che il Regno Unito ospiterà un Cop e sarà anche il più grande vertice internazionale che la Gran Bretagna abbia mai ospitato.
Durante l’inaugurazione, Johnson ha chiesto sforzi internazionali per raggiungere l’obiettivo “net zero” il prima possibile, attraverso investimenti in tecnologie più pulite e più ecologiche, in conservazione del nostro habitat naturale e in misure per migliorare la resilienza agli impatti dei cambiamenti climatici. Inoltre, ha auspicato la fine delle vendite di nuove auto a benzina e diesel entro il 2035 e ha affermato che il governo inglese continuerà a lavorare con tutti i settori dell’industria per accelerare il lancio di veicoli a zero emissioni e creare nuovi posti di lavoro “green” nel Regno Unito.
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