Danske Bank, svolta etica dopo lo scandalo del riciclaggio
Il principale istituto danese, Danske Bank, ha dichiarato che, entro il 2023, impegnerà 100 miliardi di corone (15 miliardi di dollari) del suo portafoglio prestiti per finanziare investimenti green, di cui tre quarti destinati a finanziamenti e il resto dedicato alla gestione patrimoniale. La cifra corrisponde a oltre il doppio rispetto all’importo attualmente dedicato impegnato in progetti green.
La banca di Copenaghen ha annunciato anche l’intenzione di aumentare il numero di donne ai suoi vertici. L’obiettivo è di arrivare ad avere almeno il 35% dei manager donne, contro il 23% di oggi. Inoltre, Danske si è data anche l’obiettivo di tagliare la propria impronta di carbonio del 75%, rispetto ai livelli del 2010, sempre nei prossimi tre anni.
Queste iniziative, come ha sottolineato Bloomberg, rientrano in un ampio piano di Danske per aumentare le sue credenziali sulle questioni ambientali, sociali e di governance, dopo lo scandalo che ha coinvolto la filiale estone del gruppo bancario, che lo scorso anno è finita al centro di un’inchiesta per riciclaggio di denaro proveniente dalla Russia. Quello di Danske è stato uno dei maggiori scandali finanziari in Europa, valutato in 220 miliardi di euro. In attesa di sapere a quanto ammonteranno le multe che potrebbe dover pagare, ha perso molti investitori e il suo valore di mercato è diminuito di oltre la metà dall’inizio del 2018.
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