Tre green bond in tre anni targati Iren. Martedì, l’utility emiliana ha concluso l’emissione del suo nuovo titolo obbligazionario verde, con scadenza decennale, per un importo complessivo pari a 500 milioni di euro (100mila euro il taglio unitario minimo). L’operazione ha ricevuto adesioni che superano di oltre quattro volte l’ammontare offerto, facendo registrare, si legge in una nota, «una domanda complessiva superiore a 2,1 miliardi di euro», con un’ampia diversificazione geografica e una significativa partecipazione (circa il 50%) di investitori Sri.
Il green bond è destinato principalmente al rifinanziamento di progetti di sostenibilità ambientale, in linea con gli impegni assunti dal gruppo nel nuovo piano industriale su diversi temi legati agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) delle Nazioni unite: tutela delle risorse idriche, economia circolare, decarbonizzazione e città resilienti.
Grazie ai proventi raccolti con l’emissione, Iren prevede interventi di miglioramento dell’efficienza energetica sui termovalorizzatori di Parma e Piacenza, sugli impianti di cogenerazione di Torino Nord e Moncalieri, oltre al rinnovo delle linee di distribuzione elettrica e alla sostituzione dei vecchi contatori in tutti i territori in cui opera. Previsti anche investimenti per aumentare l’efficienza del ciclo dei rifiuti, per l’ammodernamento di centrali idroelettriche e per il miglioramento degli impianti fognari e di depurazione nelle province di Parma, Reggio Emilia, La Spezia e Genova.
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