Accenture, meno della metà dei ceo spinge sulla sostenibilità
I leader aziendali di tutto il mondo sostengono che il contributo delle imprese non è sufficiente per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) definiti dall’Agenda 2030. È quanto emerge da uno studio di Accenture Strategy e da United Nations Global Compact, presentato nei giorni scorsi alle Nazioni Unite a New York, e riportato anche nella rassegna settimanale di ETicaNews (vedi L’occhio sostenibile della settimana /190). La ricerca “The Decade to Deliver: A Call to Business Action” rileva che solo il 21% dei ceo ritiene fondamentale il contributo delle imprese per la realizzazione degli Obiettivi Globali e meno della metà (48%) sta gestendo il proprio business in un’ottica di sostenibilità. Nonostante alcuni progressi e innovazioni messi in atto dal 2015 (anno in cui sono stati concordati gli Obiettivi Globali) le incertezze socioeconomiche, geopolitiche e la discontinuità tecnologica degli ultimi quattro anni hanno distolto l’attenzione dei ceo dalla sostenibilità.
Lo studio analizza le riflessioni di più di mille ceo delle principali organizzazioni mondiali. Insieme allo Un Global Compact Progress Report, che ha passato in rassegna circa 1.600 imprese in più di 100 Paesi, rappresenta lo studio più approfondito mai svolto sul contributo delle imprese all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Anche le aziende italiane sono rappresentate in modo significativo: sono circa duecento le piccole e grandi aziende che aderiscono al Global Compact in Italia, testimonianza di interesse crescente del business per il tema della sostenibilità.
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