Candriam ha annunciato martedì scorso la decisione di diventare, «con effetto immediato», un’azienda carbon neutral. L’impronta di carbonio della società sarà annullata grazie alla compensazione delle emissioni generate, che si aggiungerà alle iniziative già intraprese per la riduzione della Co2. Il processo di compensazione comprenderà le emissioni da carburante (scopo 1), energia per gli edifici (scopo 2) e viaggi d’affari dei fornitori (scopo 3), per un totale stimato di 9.400 tonnellate annue. Per realizzare la compensazione, Candriam collaborerà con il provider South Pole, che investe in progetti quali rimboschimento, energie rinnovabili e programmi di efficienza energetica.
La società ha inoltre reso noti i risultati finanziari relativi al primo semestre del 2019: il patrimonio in gestione (Aum) ha raggiunto un massimo storico di 125 miliardi di euro, frutto di un percorso di crescita avviato cinque anni fa con il rebranding (nel 2014 gli Aum si attestavano a 65 miliardi). «Una parte considerevole del Net new cash è attribuibile a prodotti o mandati con un approccio Esg», si legge nel comunicato, e «Ad oggi, i fondi e i mandati Esg puri contano per più di un terzo del patrimonio totale».
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