Et.people/ 24 intervista a Federica Bruno
La psicologa: «La sostenibilità per migliorare la vita delle persone»
La consulenza e il supporto psicologico di bambini, adolescenti, adulti e coppia genitoriale può passare anche da aspetti legati alla sostenibilità. Federica Bruno, psicologa clinica, si occupa di gestione delle emozioni e potenziamento dell’autostima, gestione di stress e ansia, disordini alimentari, percorsi di rieducazione psico-alimentare ed è operatrice di Mindful Eating (tecnica di consapevolezza alimentare, ndr). «Sostenibilità per me significa utilizzo di risorse per potenziare e/o migliorare un qualunque aspetto di vita dell’uomo», spiega.
La tematica del vivere e lavorare sostenibile coinvolge la sua attività di psicologa? Se sì, perché e come? Ci può fare qualche esempio? Se no, perché? Pensa che lo farà in futuro?
Sì, penso che questi temi coinvolgano la mia professione, in quanto lo scopo principale della mia attività si può riassumere proprio nel guidare il cliente-paziente a far emergere o riscoprire risorse interiori e potenzialità da utilizzare per migliorare la qualità della sua vita in ottica di benessere personale, e poi sociale, pensando ai risvolti che le nostre azioni hanno sugli altri.
Secondo lei, chi lavora nel suo campo può contribuire allo sviluppo di una società più attenta alla sostenibilità? In che modo?
Certo, gli psicologi possono contribuire a rendere la società più attenta alla sostenibilità, soprattutto “sociale”. Ad esempio, proponendo a detenuti o persone indigenti lavori manuali o laboratori pratici (penso a chi impara a fare il panettiere, chi il gelataio…), con il duplice scopo di reintegrarli nella società e fare del bene a sé stessi. Oppure creando associazioni che possano offrire percorsi di supporto psicologico a tariffe calmierate, alla portata di tutti, con tempistiche meno lunghe, impiegando molti più professionisti sul campo.
Pensa che le tematiche sostenibili possano essere un driver per la sua immagine pubblica (pensando soprattutto al mondo social)? Secondo lei, come si potrebbe migliorare la visibilità di questi temi?
Come ho già detto, se per sostenibilità si intende quella sociale, ritengo che ora possa essere un driver per la mia attività. E, aggiungo, nella società 2.0 in cui viviamo, in cui gli strumenti social sono alla portata di tutti, è possibile rendere le tematiche sostenibili un driver per l’immagine dei professionisti del mio campo. Social network come Facebook e Instagram credo siano quelli che potenzialmente toccano le varie fasce di età più attive e quindi i mezzi più importanti da sfruttare.
I temi sostenibili stanno entrando o sono già presenti anche nella sua quotidianità privata?
Sì, abbastanza. Per esempio, faccio la raccolta differenziata da tempo, cerco di utilizzare ed acquistare bottiglie di plastica biologica e, per il lavoro, uso borracce al posto delle bottigliette d’acqua, in modo da non sprecare troppa plastica.
Cecilia Mussi
ET.people
Gentile Federica,
non so se le può interessare; ho pubblicato su questa stessa rivista delle mie riflessioni riguardo all’etica del Consulente Finanziario, quale io sono, non tanto sugli strumenti finanziari, quanto sulla sua predisposizione personale. Mi interesserebbe un suo commento al riguardo.
Cordialmente
Marco Rota mr
mrsostenibilita@gmail.com