la slide 5 dell'intervento alla ESG Business Conference
Genovese (Consob): «Cambia tutto»
«Le misure per la finanza sostenibile, varate o in procinto di esserlo a livello Ue, toccano tutta la regolazione finanziaria esistente». È la frase centrale del keynote speech (vai alla presentazione) con cui la professoressa Anna Genovese, commissaria Consob, ha aperto la conferenza plenaria del pomeriggio della prima ESG Business Conference. Una frase che sintetizza la formidabile fase di cambiamento Esg che attende le aziende e l’intera filiera della finanza.
In questa «affascinante entropia», come qualcuno l’ha definita, sono emersi alcuni temi chiave, in occasione della Conference, giornata di presentazione della quarta edizione dell’Integrated Governance Index, che si è svolta giovedì 13 giugno a Milano coinvolgendo oltre 200 persone in 6 eventi, 18 aziende e 35 relatori. Temi come: le frontiere decisive delle HR e dei fondi pensioni; la sfida del greenwashing nella comunicazione; l’imperativo imposto da committenti e competitor; le opportunità da esplorare nella finanza aziendale. Nei prossimi giorni e settimane, i temi saranno approfonditi in articoli su ETicaNews, nelle newsletter riservate all’ESG governance LAB e, infine, nell’ampio resoconto sulla ESG Business Review che uscirà a settembre.
Ma, tra tutto questo patrimonio di informazioni, merita una precedenza di cronaca il messaggio della Genovese. Nella sua relazione, la professoressa ha analizzato il percorso, lo stato di attuazione e il prevedibile evolversi dei prossimi step normativi indotti dall’Action Plan. Per chi è alla ricerca di una lezione sul tema, il documento merita una sessione di studio.
In particolare, è importante il messaggio sintetico della slide numero 5, che rende l’idea di quanto profonda sia la rivoluzione in atto. L’elenco stilato dalla Genovese di normative, regolamenti, standard e procedure sotto tiro è emblematico
- la corporate governance degli emittenti e delle imprese finanziarie, bancarie e assicurative;
- la distribuzione MiFID II compliance di strumenti finanziari;
- il prospetto;
- l’informativa finanziaria periodica;
- l’engagement degli investitori istituzionali su politiche di lungo termine delle società partecipate;
- il ruolo dei codici privati di stewardship;
- gli indici usati come benchmark di riferimento per gli strumenti e i contratti finanziari;
- l’attività dei proxy advisors e delle agenzie di rating;
- il ruolo dei revisori legali chiamati ad attestare la regolarità delle DNF degli emittenti e di tutti i presidi di controllo interni alle imprese.