Banor e PoliMi, studio sulla relazione tra bond e rating Esg
Banor Sim e la School of Management del Politecnico di Milano hanno esposto mercoledì, a Roma, i risultati dello studio che guarda alla relazione tra mercato obbligazionario e rating Esg (environmental, social and governance) in riferimento all’Europa.
George Serafeim docente della Harvard Business School, Alessandro Tappi, chief investment officer dell’European Investment Fund, e Giancarlo Giudici, docente della School of Management del Polimi e coordinatore dello studio, hanno illustrato e commentato i risultati della ricerca.
«Le evidenze mostrano una performance migliore dei titoli associati alle buone pratiche Esg – si legge in una nota –, soprattutto nel periodo più recente, in particolare per i titoli high yield. Inoltre, il parametro che discrimina di più è quello legato alla buona governance mentre i fattori environment e social sembrano essere percepiti come meno rilevanti».
Lo studio ha confermato l’ipotesi iniziale secondo cui il mercato, nel corso del tempo, ha attribuito uno spread negativo alle emittenti con punteggio Esg migliore, reputandole meno rischiose nel breve e medio termine. Tale effetto sembra essere limitato al vantaggio dell’adozione di buone pratiche per la governance, «che per gli investitori può implicare costi di agenzia inferiori, minor rischio di comportamenti opportunistici e miglior monitoraggio».
L’analisi ha riguardato 536 obbligazioni quotate sui listini europei ed emesse da 146 imprese di medie e grandi dimensioni tra gennaio 2014 e dicembre 2018 a esclusione dei titoli convertibili e di quelli collocati da banche e società immobiliari.
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