L’Europa stringe su trasparenza e tutela dei consumatori
Il Parlamento europeo e il Consiglio, lo scorso 2 aprile, hanno raggiunto un accordo provvisorio su un rafforzamento e una migliore applicazione delle norme in materia di tutela dei consumatori. Lo riferisce una nota della Commissione Ue. I principali miglioramenti saranno i seguenti: maggiore trasparenza per i consumatori che effettuano acquisti online, sanzioni efficaci e norme chiare per contrastare il problema del doppio standard qualitativo dei prodotti nell’Ue. Queste nuove norme sono state proposte dalla Commissione europea nell’aprile dell’anno scorso nell’ambito del “new deal” per i consumatori.
Le misure adottate, si legge nella nota, apporteranno benefici tangibili per i consumatori.
- Introdurre sanzioni efficaci per le violazioni del diritto del consumo dell’Ue – Le autorità nazionali di tutela dei consumatori potranno imporre sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive in modo coordinato. Per le violazioni diffuse che colpiscono consumatori in più Stati membri e che sono soggette a un’esecuzione coordinata a livello Ue, la sanzione massima applicabile in ciascuno Stato membro sarà pari a non meno del 4% del volume d’affari annuo del professionista.
- Contrastare le differenze di qualità nei beni di consumo – Le nuove regole qualificano come pratica ingannevole la commercializzazione di un prodotto come identico a uno stesso prodotto in altri Stati membri, se tali beni presentano in realtà, ingiustificatamente, composizioni o caratteristiche molto diverse.
- Rafforzare i diritti dei consumatori online – In caso di acquisti online, ai consumatori dovrà essere chiaramente comunicato se stanno comprando prodotti o servizi da un professionista o da un privato, in modo da sapere di quale tutela godono in caso di problemi. In caso di ricerche online, ai consumatori sarà chiaramente comunicato se il risultato della ricerca è sponsorizzato da un professionista. I consumatori saranno inoltre informati in merito ai principali parametri che determinano la classificazione dei risultati della ricerca.
L’accordo provvisorio deve ora essere adottato formalmente dal Parlamento europeo e dal Consiglio.
Il “new deal” per i consumatori è composto da due proposte di direttive:
- una proposta che modifica la direttiva del Consiglio concernente le clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori, la direttiva relativa alla protezione dei consumatori in materia di indicazione dei prezzi dei prodotti offerti ai consumatori, la direttiva relativa alle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno e la direttiva sui diritti dei consumatori. L’obiettivo della proposta è garantire una migliore applicazione delle norme dell’UE a tutela dei consumatori e la loro modernizzazione, in particolare alla luce dell’evoluzione digitale;
- una proposta concernente le azioni rappresentative per tutelare gli interessi collettivi dei consumatori e che abroga la direttiva 2009/22/CE relativa a provvedimenti inibitori a tutela degli interessi dei consumatori. Tale proposta intende migliorare gli strumenti per porre fine alle pratiche illecite e facilitare i ricorsi dei consumatori quando molti di loro sono vittime della stessa violazione dei loro diritti in una situazione di danno collettivo. Il lavoro su questa seconda direttiva continua al Parlamento europeo e al Consiglio.