Robeco celebra i 20 anni del “DuurzaamAandelen” (“Azioni sostenibili” in olandese), il primo fondo sostenibile lanciato nel 1999 nei Paesi Bassi da un asset manager tradizionale. «Le origini di questa strategia sono legate a un’era in cui la sostenibilità aveva definizioni diverse», si legge in una nota.
Il fondo Duurzaam non solo è precedente alla moneta unica (fino al 2002 chi investiva lo faceva in fiorini), ma «ha anche anticipato l’idea di basare l’analisi della sostenibilità sui fattori ambientali, sociali e di governance (Esg)». Negli anni ‘90, continua ancora Robeco, «gli investitori si concentravano sul modello delle “Tre P” (People, Planet, Profit), noto anche come “Triple bottom line”. Prima che Ppp diventasse Esg e Sri si trasformasse in SI, andava di moda l’espressione “Investimento socialmente responsabile”».
Robeco, per la selezione delle società da inserire nel portafoglio del fondo Duurzaam, ha attivato una partnership (che continua ancora oggi) con la società svizzera Sustainable asset management (Sam) per la selezione di 400 società di tutto il mondo, dando vita al primo universo di investimento valutato in base ai criteri di sostenibilità. Dopo una seconda scrematura basata invece sulla performance finanziaria, le aziende rimaste erano soltanto 70, che sono poi arrivate fino al lancio del fondo. «Al momento della fusione con il Quant Sustainable Global Equities di RobecoSam, la strategia che oggi risponde al nome di RobecoSam Qi Global Developed Sustainable Enhanced Index Equities esisteva già da 15 anni».
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