Transparency, 5 raccomandazioni per una legge sulle lobby
Cinque raccomandazioni per una legge sulle lobby. A metterle sul piatto è Transparency International Italia, da anni impegnata per promuovere una maggiore trasparenza del processo decisionale attraverso una regolamentazione delle attività di lobbying. Le raccomandazioni sono rivolte a Governo e Parlamento, «affinché finalmente – si legge in una nota – decidano di fare una legge per disciplinare un’attività così delicata per gli equilibri democratici del nostro Paese».
Le 5 raccomandazioni proposte da Transparency International Italia per disciplinare i rapporti tra lobbisti e decisori pubblici sono:
- istituzione di un registro unico pubblico ed obbligatorio dei rappresentanti di interessi, superando i tentativi sparsi e a partecipazione volontaria fatti fino ad oggi;
- pubblicazione delle agende degli incontri da parte dei decisori pubblici, come già avviene per alcune istituzioni anche se non sempre sono aggiornate e in formati aperti e riutilizzabili;
- regolazione del fenomeno delle “porte girevoli” impedendo a chi ha lavorato all’interno delle istituzioni di andare subito a fare attività di lobbying per conto di soggetti privati, con indebiti vantaggi dati dalla posizione ricoperta precedentemente;
- divieto di finanziamento alla politica da parte di società di consulenza e professionisti che fanno lobbying;
- previsione di un organo indipendente che supervisioni e sanzioni i comportamenti illeciti.
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