La bioeconomia è già un settore da oltre 300 mld in Italia
La bioeconomia (l’insieme dei settori che trattano materie prime rinnovabili di origine biologica) raggiunge in Italia 2 milioni di occupati e un valore della produzione di 328 miliardi di euro. E il peso sul totale delle attività economiche è in crescita (8,8% della produzione nel 2008 e 10,1% nel 2017). Sono alcuni dati che emergono dal “V Rapporto sulla bioeconomia in Europa“, presentato a Bari la scorsa settimana, e realizzato dalla Direzione Centro Studi di Intesa Sanpaolo in collaborazione con Assobiotec-Federchimica.
L’analisi stima il potenziale economico della bioeconomia in Italia che oggi si trova al secondo posto tra i principali Paesi europei (dopo la Spagna), e quanto l’Italia possa esprimere in termini competitivi nell’insieme dei settori che trattano materie prime rinnovabili di origine biologica. «Cruciali per lo sviluppo della bioeconomia in un’ottica circolare – si legge in una nota – le attività di chiusura del ciclo e di recupero dei materiali: l’Italia si posiziona fra i Paesi europei con la più alta percentuale di riciclo: per i rifiuti biocompatibili il 91%, rispetto a una media europea del 77 per cento».
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