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Integrate presenta indice Esg per Pmi
L’Esg italiano si affaccia sulle small e mid-cap. Integrate, società italiana che elabora rating Esg, ha elaborato il nuovo “Integrate Pmi Esg index”, una selezione di titoli rappresentativa delle migliori pratiche di sostenibilità espresse da società a medio-bassa capitalizzazione di Borsa Italiana. Il progetto è stato anticipato in esclusiva a ETicaNews. «Con tale esercizio – commenta Andrea Cincinnati, Managing Partner di Integrate – abbiamo deciso di verificare la correlazione tra performance Esg e performance di mercato nel segmento Pmi. I risultati, estremamente interessanti, mettono in luce quanto il mercato stia già valorizzando in maniera selettiva le buone prassi aziendali».
L’universo investibile è rappresentato da tutte le società quotate al Mta di Borsa Italiana con una capitalizzazione di mercato medio-piccola, appartenenti all’indice Ftse Italia small cap o al Ftse Italia mid cap, che hanno pubblicato un reporting non finanziario utilizzando gli standard Gri. L’approccio innovativo di Integrate, unico nel panorama italiano, adotta le practice internazionali per la valutazione dei fattori Esg applicandoli alle Pmi quotate. La selezione titoli avviene attraverso l’analisi di uno score Esg proprietario, assegnato a tutte le aziende del campione. I titoli il cui score è compreso nel primo quintile vengono inclusi nell’indice, e il loro peso varia in base alla relativa capitalizzazione di mercato.
SUPERATI I BENCHMARK
La performance del Pmi Esg index può essere confrontata con il Ftse mid cap e il Ftse small cap, i benchmark di appartenenza delle società incluse nell’indice. In poco più di due anni (performance assoluta rilevata tra il primo gennaio 2017 e il 21 febbraio 2019) l’Integrate Pmi Esg index incassa un 26,07%, ottenendo un’overperformance di 23,52% a fronte di un benchmark delle small cap che al contrario esprime risultati appena positivi (2,56%). Rispetto alle mid cap, che sullo stesso orizzonte temporale si fermano al 14,46%, l’extra-rendimento è dell’ 11,61 per cento. «Questa sovra-performance – riprende Cincinnati – evidenzia come l’andamento dell’indice superi il fenomeno indotto dall’afflusso dei capitali Pir nel segmento. La crescita non è riconducibile a un’unica determinante, ma significa aver individuato i “cherry picks” con un approccio sistematico. Alcuni titoli del paniere non hanno riscontrato sovra-performance, ad esempio nel settore bancario, mentre altri hanno fornito un contributo estremamente positivo, in particolare nel comparto utilities e logistics. Tuttavia, in generale, la sovra-performance è stata rafforzata dall’andamento positivo di titoli appartenenti a settori diversificati».
AGGIORNAMENTO CONTINUO
Nei prossimi mesi, ETicaNews pubblicherà ogni settimana la performance assoluta e relativa, rispetto agli indici Ftse di riferimento, dell’Integrate Pmi Esg index che avrà una composizione di titoli variabile nel tempo in funzione dell’aggiornamento dei dati Esg oggetto di analisi. «I rendimenti positivi – conclude Cincinnati – sono la naturale conseguenza di una cultura d’impresa ispirata e guidata dai fattori Esg. Oggi la sostenibilità si concretizza, per gli investitori, nella misurazione del valore delle azioni, nel benchmarking dei risultati Esg. Gli investitori responsabili sono sempre di più, spetta alle aziende saper cogliere questi segnali dal mercato per attrarre nuova liquidità».
Andrea CincinnatiFtseindiciIntegratepersonaggipmi