Aziende energetiche impreparate a un futuro a basse emissioni
I settori dell’oil&gas, delle energie rinnovabili, dell’energia, del nucleare e della petrolchimica sono alle prese con la ricerca di nuove professionalità che favoriscano il passaggio a un’economia energetica a basse emissioni di carbonio e ad alta tecnologia. Lo rivela la terza edizione del Global Energy Talent Index (Geti), l’indice realizzato sulla base dei dati raccolti in un sondaggio condotto su 17mila lavoratori del settore energetico. La ricerca è stata realizzata in 162 Paesi e ha coinvolto sia energy manager sia i responsabili delle risorse umane. Quasi un terzo (32%) dei rispondenti ha dichiarato che l’azienda in cui lavora ha già sperimentato una carenza di competenze, in particolare per quanto riguarda l’ingegneria, la leadership, la risoluzione dei problemi e la gestione dei processi.
Un ulteriore 38% degli intervistati ha dichiarato che l’azienda rischia di trovarsi in un prossimo futuro con una carenza di risorse, mentre il settore nucleare e petrolchimico denunciano un ritardo rispetto a quelli delle energie rinnovabili e dell’oil&gas in termini di competitività.
L’indice è stato coprodotto dalla società di soluzioni per la forza lavoro Airswift e dal website specializzato sulla ricerca di profili lavorativi nel settore Energy Jobline.
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