Action plan circular, via libera ai fertilizzanti organici
Le istituzioni europee hanno trovato un accordo sulle nuove norme Ue sui fertilizzanti proposte dalla Commissione nel 2016. Lo scorso dicembre, i negoziatori del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione hanno raggiunto un accordo politico preliminare sulla proposta formulata dalla Commissione a marzo 2016, basata sul Circular economy Action plan del 2015.
Le nuove norme apriranno il mercato unico dell’Unione a nuovi fertilizzanti organici, definendo le condizioni alle quali questi potranno accedervi. Il regolamento fornirà norme comuni in materia di sicurezza, qualità e requisiti di etichettatura. Saranno inoltre introdotti nuovi limiti per il cadmio e altri contaminanti nei fertilizzanti fosfatici.
I fertilizzanti prodotti da materiali organici non rientrano nel campo di applicazione dell’attuale regolamento, e il loro accesso al mercato unico dipende dal riconoscimento reciproco tra Stati membri, spesso difficile da ottenere a causa di norme nazionali divergenti. Questi prodotti hanno quindi uno svantaggio competitivo che ostacola l’innovazione e gli investimenti nell’economia circolare. «Secondo le stime – si legge nel comunicato della Commissione –, se venissero riciclati più rifiuti organici, si potrebbe sostituire fino al 30% di fertilizzanti non organici. Attualmente l’Ue importa circa 6 milioni di tonnellate di fosfati all’anno, ma potrebbe sostituire fino al 30% di questo totale mediante estrazione di fanghi di depurazione, rifiuti biodegradabili, farina di carne e ossa o letame».
L’accordo politico preliminare raggiunto dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione è stato confermato dai rappresentanti degli Stati membri ed è ora oggetto di approvazione formale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio. Il regolamento sarà quindi direttamente applicabile in tutti gli Stati membri e diventerà obbligatorio nel 2022.
La Commissione ha inoltre presentato di recente una nuova strategia per la bioeconomia, come annunciato dal presidente Juncker e dal primo vicepresidente Timmermans nella lettera di intenti che accompagna il discorso sullo stato dell’Unione 2018.
bioeconomiaCircular economy Action planeconomia circolareJean-Claude Juncker