Axa ha esteso la politica in materia di cambiamenti climatici alla sua controllata XL, società con sede nelle Bermuda acquisita all’inizio dell’anno che si occupa, principalmente, dell’assicurazione danni negli Usa. L’assicuratore francese ha dichiarato che XL smetterà di assicurare progetti legati alla costruzione di centrali elettriche a carbone e all’estrazione di sabbie bituminose. La scelta comporterà una perdita di 100 milioni di euro (113,60 milioni di dollari) di premi sottoscritti annui, soprattutto nel 2020. «Cento milioni di euro sono un sacco di soldi ma, se si considerano le entrate mondiali di AXA, si tratta di qualcosa che possiamo assorbire in termini di crescita dell’attività», ha dichiarato Jad Ariss, head of public affairs and corporate responsibility di Axa.
Axa ha fatto sapere che le restrizioni interesseranno una dismissione di circa 660 milioni di euro in azioni e bond collegati ai settori controversi, mentre allocherà 12 miliardi di euro in investimenti green.
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