Il Parlamento Ue approva due diligence più stringente sulla sostenibilità
La votazione del 5 ottobre del Parlamento europeo segna un passo che «potrebbe mettere le fondamenta per un primo passo verso un sistema di investimenti finanziari più etico a livello continentale, e persino globale». A sostenerlo è un gruppo di organizzazioni della società civile, tra le quali l’ong Global Witness. La votazione in questione è stata supportata in modo trasversale da parlamentari europei di diversi schieramenti, tra i quali il Partito Popolare Europeo, i social democratici, il gruppo dei Verdi e l’Alleanza di Liberali e Democratici.
La decisione approvata, in sostanza, prevede l’adozione di un regime di due diligence più forte dell’attuale e un framework più robusto che aiuterà a definire meglio l’incidenza dei rischi di sostenibilità sugli investimenti.
In altre parole, sintetizza il gruppo che dichiara il proprio sostegno al passo dato dall’istituzione Ue, il voto corrisponde all’adozione delle linee guida in materia di due diligence per gli investitori istituzionali stabilite dall’Ocse.
A questo punto, la palla è nelle mani degli Stati membri: se questa votazione sarà implementata, «il nuovo regime assicurerà che un investitore o un provider di servizi d’investimento indentifichi, eviti o mitighi questioni e comunicazioni relative a effettivi o potenziali fattori avversi di tipo ambientale, sociale e di governance e rischi di sostenibilità», dice ancora il gruppo che ha analizzato il provvedimento. Che, dunque, continuerà a sostenere l’Action Plan on Financing Sustainable Growth europeo, che mira a riorientare il capitale privato verso investimenti più sostenibili.
Action planGlobal Witness