Un altro sustainable loan per le utility italiane. Tocca ad A2a
Il Gruppo A2a ha sottoscritto una linea di credito sostenibile da 400 milioni di euro e della durata di 5 anni. Si tratta, si legge in una nota della società, di un’operazione che, «per la prima volta in Italia, vede collegati i margini del prestito non solo alle prestazioni Esg (ambientali, sociali e di governance) della società, ma anche al raggiungimento di specifici obiettivi aziendali legati alla decarbonizzazione, all’energia green e all’economia circolare». La “Esg/Kpi Linked Revolving Credit Facility” include infatti un meccanismo bonus/malus legato a Kpi ambientali combinati con il rating annuale Esg di Standard Ethics.
In realtà, in maggio Hera aveva annunciato un accordo con quattro istituti di credito per l’attivazione di una nuova linea revolving sostenibile da 200 milioni di euro, che veniva indicato come il primo “sustainable loan” di questo genere in Italia. A quella linea di credito, denominata anch’essa “Esg Linked RCF Facility”, era «associato un sistema premiante al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità ambientali, sociali e di governance (Esg)».
A prescindere dall’ordine di “arrivo”, la linea di credito, per A2A, va a sostituire un precedente accordo siglato nel 2013. Ai fini della linea di credito, il raggiungimento dei target consentirà ad A2A di beneficiare di tassi più favorevoli. Per quanto riguarda invece lo Standard Ethics Rating (SER) A2A è attualmente classificata come “EE-“: un eventuale upgrade o downgrade nel rating da parte di Standard Ethics influirà sull’aggiustamento del margine a carico del Gruppo.
La nuova linea di credito sostenibile ha visto protagonista Bbva nel ruolo di unico “Sustainability Advisor” e “Documentation Agent”; BBVA e Crédit Agricole CIB hanno agito in qualità di “Joint Sustainability Coordinators”. Gli istituti finanziatori coinvolti come “Mandated Lead Arrangers” sono stati Bbva, Crédit Agricole CIB, Banca IMI-Intesa Sanpaolo, Mediobanca e UniCredit.
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