L’attivista è più aggressivo se il ceo è donna
Un risultato preoccupante, sul binomio attivismo-ceo donne, arriva da una ricerca pubblicata la scorsa settimana dalla prestigiosa Harward Business Review (Hbr) e ripresa dalla rasssegna stampa settimanale di ETicaNews, “L’occhio sostenibile della settimana/123”. Nonostante le donne siano ancora sottorappresentate ai vertici delle aziende, i ceo di sesso femminile affrontano una maggiore minaccia di attivismo da parte degli azionisti rispetto alle loro controparti maschili.
Dall’analisi di oltre 3mila aziende Usa in un arco temporale che va da 1996 al 2013 è emerso che le imprese guidate da un ad di sesso maschile sono state prese di mira da un attivista il 6% delle volte, il 9,4% quando il ceo era una donna.
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