Hsbc ha pubblicato una nuova politica contro deforestazione, drenaggio delle torbiere, sfruttamento di lavoratori e comunità locali. L’iniziativa arriva in seguito alla pubblicazione del rapporto “Dirty Bankers”, in cui Greenpeace aveva individuato Hsbc come parte dei consorzi bancari che hanno finanziato con miliardi di dollari sei società indonesiane che producono olio di palma, contribuendo così alla distruzione di vaste aree di foresta pluviale indonesiana. Migliaia di persone in tutto il mondo, tra le quali 30mila clienti di Hsbc, si sono unite alla richiesta di Greenpeace di un impegno pubblico, che il gruppo bancario britannico ha infine preso.
«Le foreste torbiere indonesiane sono state devastate a una velocità spaventosa e importanti banche internazionali continuano a finanziare questa distruzione. L’impegno di Hsbc a rompere i propri legami con le società che producono olio di palma distruggendo le foreste è un esempio che altre banche devono seguire», afferma Martina Borghi, Campagna Foreste di Greenpeace Italia.
Hsbc, in base alla nuova politica sottoscritta, chiederà alle società che richiederanno finanziamenti di impegnarsi a proteggere le foreste torbiere a partire dal 30 giugno 2017, di identificare e proteggere le foreste torbiere che si trovano nei confini di eventuali nuove piantagioni di palma da olio e di assicurare una verifica indipendente del loro impegno contro deforestazione, drenaggio delle torbiere e sfruttamento di lavoratori e comunità locali, a partire dal 31 dicembre 2018.
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