L’Antitrust indaga il Consiglio dei notai di Milano: frena la concorrenza sul territorio
«La limitazione quantitativa, da parte del Consiglio notarile di Milano, dell’attività dei notai vigilati, sotto minaccia di azione disciplinare, si presta ad attenuare in misura significativa la concorrenza tra i notai del distretto, favorendo, di fatto, una ripartizione del mercato tra gli stessi e disincentivando i notai ad avvalersi del prezzo quale leva concorrenziale per attrarre la clientela».
Queste sono le parole scritte nel provvedimento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (l’Antitrust) nella sua adunanza dello scorso 11 gennaio. Con il provvedimento, l’Authority ha aperto un’istruttoria nei confronti del Consiglio notarile di Milano per accertare l’ipotesi di un’intesa restrittiva della concorrenza. Attraverso una pluralità di condotte, appunto, «il Consiglio – si legge nel comunicato di accompagnamento del provvedimento – avrebbe perseguito l’obiettivo di indurre i notai del distretto a limitare, sotto il profilo quantitativo, la propria attività, così restringendo il confronto concorrenziale tra gli stessi e conducendo, in ultima analisi, a una ripartizione del mercato e ad una limitazione della concorrenza di prezzo, in violazione dell’articolo 2 della legge n. 287/90».
L’istrutturia darà adesso al Cnm la possibilità di difendersi e di spiegare l’accaduto. Ma il danno di immagine appare inevitabile. Le accuse sono frutto di segnalazioni che provengono dall’interno del mondo notarile lombardo, e sembrano tracciare uno scenario “corporativo” a carico dell’organizzazione di categoria, proprio mentre la professione stava cercando un proprio ri-posizionamento sul piano della responsabilità sociale.
Per giunta, al fine di acquisire elementi utili all’accertamento, i funzionari dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato hanno eseguito ispezioni nei giorni scorsi presso la sede del Consiglio notarile di Milano, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
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