La Rete di Filiera del grano duro coltivato e trasformato in Sardegna (Sardo Sole) ha presentato nei giorni scorsi la Borsa etica dei cereali della Sardegna, che si configura come piattaforma online per favorire, su basi etiche, l’incontro tra domanda e offerta di grano duro sardo.
Stando a quanto si legge in un comunicato ddi Sardo Sole, nelle intenzioni dei fondatori la borsa etica assolve una duplice funzione, quella, da un lato, di divulgare in maniera trasparente le politiche agrarie della filiera rispetto ai produttori e, dall’altro, di incrementare l’utilizzo del grano sardo da parte dei trasformatori regionali favorendo l’incontro tra domanda e offerta su basi etiche e valori condivisi.
L’obiettivo e quello di favorire un maggior utilizzo nei processi di trasformazione dei prodotti derivati da grano duro di materia prima coltivata in Sardegna, permettendo a tali trasformatori di contraddistinguersi sul mercato con un percorso di tracciabilità certo e mettendo a disposizione degli stessi gli elementi immateriali di cui la filiera dispone. Elementi di novità sono le poche semplici ma chiare regole etiche che accompagnano tale piattaforma, le tipologie di grani quotati, la creazione al proprio interno di un circuito ad hoc per i cereali antichi, la politica di trasparenza messa in campo rispetto al produttore e al consumatore finale. Cosi come innovative sono le regole per la formazione del prezzo che demandano alle organizzazioni agricole della filiera il compito a fine raccolto, posto le rese in campo, di formulare ipotesi di prezzo\convenzioni di fornitura per il circuito etico appena creato
agricoltura sostenibileBorsa etica dei cereali della SardegnacerealisardegnaSardo Sole