La metà dei grandi investitori ignora il rischio climatico
Aumenta il numero di grandi investitori che ignora il rischio climatico. È quanto emerge dall’ultima pubblicazione dell’Aodp Global Climate 500 Index, riportata da Bloomberg. Dei 500 investitori analizzati, 246 (+6% rispetto al 2014) hanno ottenuto il punteggio più basso possibile, ignorando completamente i rischi legati al cambiamento climatico. Tra i cattivi della classe, l’Abu Dhabi Investment Authority, Japan Post Insurance, Kuwait Investment Authority e China’s SAFE Investment Company da soli detengono asset per 14 trilioni di dollari.
Secondo Asset Owners Disclosure Project, l’organizzazione non governativa che ha creato l’indice, l’incremento degli investitori che non agiscono contro il cambiamento climatico è dovuto a un cambiamento di metodologia nello scoring: l’associazione ha infatti smesso di assegnare punti positivi agli investitori che in maniera trasparente ammettevano di non intraprendere azioni per gestire il rischio derivante dai cambiamenti climatici, o a quelli che semplicemente annunciavano di fare qualcosa, senza dare seguito alle parole con azioni concrete.
L’ Aodp Global Climate 500 Index misura il comportamento dei 500 più grandi investitori mondiali (fondi pensione, fondi sovrani, compagnie assicurative, fondazioni e fondi di dotazione) rispetto alla gestione del rischio climatico. Il rating va da AAA a D, con una valutazione ulteriore di X ad indicare una totale assenza di qualsiasi tipo di azione volta a gestire il rischio da cambiamento climatico.
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