Cinque aziende italiane il 26 febbraio sono diventate Società Benefit: D-Orbit (sistemi per la sicurezza spaziale), Dermophisiologique (cosmetici), Nativa (Future Fit Design), Croqqer.it (marketplace per lo scambio di servizi di lavoro a impatto sociale positivo) e Mailwork (piattaforma per la riqualificazione energetica e sostenibile degli edifici).
L’Italia è il primo Paese fuori dagli Usa che dal gennaio 2016 prevede la forma giuridica Benefit, introdotta nel 2010 negli Usa dove oggi esistono già 3mila Benefit Corporation. Dietro la forma giuridica Benefit Corporation c’è l’idea di innescare una competizione positiva tra tutte le aziende, perché siano misurate e valutate nel loro operato secondo uno stesso metro: il vero beneficio prodotto per la società e la biosfera, e non soltanto gli utili per gli azionisti.«Il sistema operativo delle aziende è rimasto praticamente invariato per decenni. Il classico paradigma for profit era adatto alle esigenze del XIX e del XX secolo. Un aggiornamento è oggi indispensabile e le Benefit Corporation sono un fantastico esempio di questa evoluzione» ha commentato Marcello Palazzi, cofounder di B Lab Europe che dal 2012 promuove il paradigma di Benefit Corporation e Certified B Corp in Europa.
La legge prevede che le aziende producano un report di valutazione dell’impatto ambientale e sociale. Strettamente collegata alla Società Benefit è la certificazione B Corp, modello di certificazione elaborato dall’ente non profit B Lab, che si è fatto promotore della forma giuridica Benefit Corporation. La certificazione valuta le aree di governance, ambiente, persone e comunità: solo le aziende che raggiungono un punteggio minimo richiesto sono eleggibili come B Corp. D-Orbit, Dermophisiologique e Nativa sono anche B Corp certificate.
Proprio nei giorni scorsi il B Lab Europe ha lanciato la versione 5 del B Impact Assessment (Bia), il tool per misurare l’impatto di un’azienda e ottenere la certificazione B Corp.
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