Mifid II, l’Efpa chiede di armonizzare la formazione
In vista dell’attuazione della direttiva MIFID II entro gennaio 2017, Efpa, l’associazione che rappresenta i professionisti della pianificazione e della consulenza finanziaria, ha pubblicato uno studio che propone alle autorità nazionali di armonizzare i requisiti della formazione dedicata alla consulenza e pianificazione finanziaria e, quindi, di migliorarne la qualità.
Lo studio “Voice of the market”, presentato a Bruxelles da Efpa Europe, si basa su una serie di interviste con i principali stakeholder del settore a livello europeo e si pone lo scopo di valutare il ruolo e l’importanza dell’education all’interno e alla luce delle più recenti normative.
«Da questa survey – ha detto Aldo Varenna, Presidente Efpa Italia – emerge un messaggio importantissimo: l’education del professionista è fondamentale, in quanto sarà egli stesso ad educare il risparmiatore, grazie alle sue capacità, portando ad un generale innalzamento della cultura finanziaria. Efpa è in grado di raccogliere questa sfida. La MIFID II riconosce un ruolo centrale all’education e quindi anche alla mission di Efpa».
La direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (MiFID II) è stata adottata nel 2014 con l’obiettivo di rendere i mercati finanziari più efficienti, sicuri e trasparenti.
«La MIFID II – scrive l’Efpa in un comunicato – rappresenta l’occasione per riconquistare o confermare la fiducia dei clienti nei mercati finanziari e, per Efpa e i suoi certificati, anche per sentirsi parte propositiva di un processo di education. Efpa sta quindi giocando un ruolo attivo in tal senso, invitando i propri certificati a considerare la normativa come un’importante opportunità professionale e dialogando con le autorità nazionali per garantire che la MIFID II venga interpretata in modo uniforme in tutta Europa a favore dei consulenti e dei loro clienti».
Aldo VarennaefpaEfpa EuropeformazioneMifidMifid IIstakeholder