analisi del navigatore 2024

Open-es: 60% di competitività Esg da sfruttare

25 Nov 2024
Notizie Companies & CSR Commenta Invia ad un amico
La piattaforma ha presentato il suo report annuale, in cui si evidenzia un notevole gap rispetto al potenziale competitivo per le aziende italiane. Individuate 8 priorità di azione per la piena valorizzazione del potenziale Esg

C’è un 60% di competitività ancora da sfruttare per le imprese italiane, legato ai fattori Esg. Ma, attraverso un’azione su otto priorità chiave, è possibile incrementare del 34% l’attuale livello competitivo. Sono i dati di sintesi dell’Open-es Navigatore Esg 2024, presentato un paio di settimane fa a Roma. Si tratta del documento di analisi e di ricerca che la piattaforma, avviata da Eni con Boston Consulting Group e Google Cloud nel 2021, presenta ogni anno. E che costituisce, di fatto, un piano d’azione per l’esercizio successivo.

Con 26mila imprese aderenti «la community è raddoppiata» e l’ingresso recente, all’interno dei partner, di Cdp-Cassa depositi e prestiti e di Sace «vuole testimoniare un ulteriore passo di natura istituzionale che vogliamo portare avanti», ha dichiarato il program manager di Open-es, Stefano Fasani. Per Fasani, «approcciare la tematica Esg in maniera pragmatica e integrata con i modelli di business è l’unico modo per arrivare veramente agli obiettivi di sviluppo sostenibile. E unire le forze è la ricetta di Open-es, il modo con cui noi crediamo di poter supportare». La ricerca di sinergie di sistema è tale che Open-es è stata partner del progetto ESG.IAMA 2024, ovvero l’iniziativa che punta a valutare la sostenibilità dei gestori patrimoniali. E Fasani è stato tra gli speaker di salone.SRI.

L’analisi presentata dal Navigatore si è concentrata su un campione di 5.284 imprese, approfondendo più di 100 Esg Data Point per ogni impresa, sulla base dei profili di sostenibilità creati sulla piattaforma Open-es. Tale campione è stato estratto dalle 26.000 imprese presenti nella community Open-es, mantenendo coerenza con la distribuzione settoriale delle filiere industriali europee.

Dall’analisi è emerso come ad oggi il sistema imprenditoriale italiano stia sfruttando meno della metà del potenziale di competitività connesso agli aspetti di sostenibilità (un 68% da sfruttare sul fattore Costi; un 59% sul fattore Ricavi; un 53% sul fattore Risorse).

LE PRIORITÀ

Il Navigatore ha quindi individuato le azioni per recuperare competitività (vedi immagine sotto). In particolare, si legge, emergono 8 priorità Esg che, per attenzione normativa e potenziale di competitività connesso, risultano elementi chiave da inserire nel piano d’azione:

  • 5 priorità in ambito ambientale e governance dove è necessario mettere in campo azioni per rafforzare competenze e capacità di misurazione
  • 3 priorità in ambito sociale dove è necessario mettere in campo azioni per rafforzare l’adozione di target e piani di sviluppo conseguenti.

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