Mercer presenta l’indice globale delle pensioni 2024

17 Ott 2024
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Il report Mercer CFA Institute Global Pension Index 2024 affronta l’importante questione di come migliorare i risultati degli iscritti ai piani pensionistici a contribuzione definita (DC, defined contribution). L’obiettivo principale del report è quello di effettuare un benchmark dei sistemi pensionistici a livello mondiale utilizzando più di 50 indicatori.

Il confronto dei sistemi pensionistici a livello globale, si legge nel documento, è prezioso per i responsabili politici, ma non è semplice. I sistemi variano in base a contesti culturali, economici e storici unici. Con l’inclusione del Vietnam quest’anno, il rapporto comprende ora 48 sistemi pensionistici, che rappresentano il 65% della popolazione mondiale.

Il rapporto confronta questi sistemi su tre fattori chiave: adeguatezza (benefici attuali), sostenibilità (redditività futura) e integrità (regolamentazione). Il valore complessivo di ciascun sistema è calcolato considerando il 40% del sottoindice di adeguatezza, il 35% del sottoindice di sostenibilità e il 25% del sottoindice di integrità.

Il sottoindice di sostenibilità considera una serie di indicatori che influenzano la sostenibilità a lungo termine degli attuali sistemi pensionistici. Tra questi figurano l’importanza economica del sistema pensionistico privato, il suo livello di finanziamento, la durata del pensionamento previsto sia oggi che in futuro, il tasso di partecipazione alla forza lavoro della popolazione anziana, gli attuali livelli di spesa pensionistica pubblica e di debito pubblico e il livello di crescita economica reale. Data la crescente importanza e l’impatto del cambiamento climatico e di altri effetti globali sui futuri rendimenti degli investimenti, il sottoindice esplora anche la rilevanza dei fattori Esg sulle politiche o strategie di investimento adottate all’interno di ciascun sistema.

I sistemi con i valori più alti per il sottoindice di sostenibilità sono l’Islanda (84,3) e la Danimarca (82,6), mentre i valori più bassi sono quelli dell’Italia (25,1) e dell’Austria (22,0). Sebbene diversi indicatori influenzino questi punteggi, la copertura dei piani pensionistici privati, i fattori demografici e il livello degli asset pensionistici in proporzione al Pil sono i più importanti.

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