Capgemini: le tensioni geopolitiche rallentano gli investimenti Esg
Capgemini ha pubblicato il report “A world in balance 2024: Accelerating sustainability amidst geopolitical challenges“, che esplora i progressi e le sfide della sostenibilità a livello mondiale. Basato su un’indagine su oltre 2.150 dirigenti e 6.500 consumatori globali, lo studio mette in evidenza come le tensioni geopolitiche, tra cui la guerra in Ucraina, la crisi energetica europea e le relazioni Usa-Cina, stiano rallentando gli investimenti nella sostenibilità, con il 65% dei dirigenti globali che conferma questo impatto.
Nonostante queste sfide, il report sottolinea il ruolo cruciale delle tecnologie climatiche per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità: il 67% dei dirigenti ritiene che non sia possibile farlo senza tali investimenti. Allo stesso tempo, cresce lo scetticismo dei consumatori, con il 52% che accusa le aziende di praticare greenwashing, un aumento rispetto al 33% nel 2023.
Infine, le normative come la Csrd dell’Unione Europea, stanno spingendo le organizzazioni verso una maggiore trasparenza. In particolare, la Csrd sta già svolgendo un ruolo chiave: il 73% dei dirigenti globali ritiene che stia migliorando la capacità di monitoraggio e misurazione della sostenibilità aziendale. Tuttavia, le organizzazioni devono ancora affrontare sfide significative, soprattutto nella rendicontazione delle emissioni Scope 3, con solo un terzo delle aziende preparato per la scadenza del 2025.
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