Acciaio green, l’Italia vuole la leadership globale
«Posizionare l’Italia come leader mondiale di acciaio green». Questa è l’ambizione di Federacciai rilanciata ieri dal presidente Antonio Gozzi, aprendo i lavori dell’Assemblea Pubblica 2024 dell’Associazione, a Vicenza.
La scelta green viene ribadita in un momento difficile per l’industria. Nel 2023, spiega una nota, l’industria siderurgica italiana ha prodotto 21,1 milioni di tonnellate di acciaio, registrando una riduzione del 2,5% rispetto al 2022. Le imprese italiane continuano a pagare prezzi dell’energia elettrica più alti rispetto ai concorrenti europei. Nel 2023, ad esempio, le imprese energivore tedesche hanno pagato in media 65 euro/MWh, mentre in Italia i costi superavano i 110 euro/MWh. Questa disparità genera uno svantaggio competitivo per le aziende italiane
In questo scenario Federacciai ha evidenziato i proprio sforzi green, lamentando invece la necessità di un maggiore supporto da parte delle politiche pubbliche. «L’elettrosiderurgia italiana, per quanto riguarda lo Scope 1, è di fatto prossima alla neutralità carbonica», ha sottolineato Gozzi. Mentre per gli scope 2 e 3 servono anche sforzi di sistema. «L’energia elettrica che acquistiamo dalla rete – ha proseguito il presidente – riflette il footprint carbonico della produzione nazionale, e solo un terzo di essa proviene da fonti rinnovabili. Per raggiungere l’obiettivo del “net zero” o addirittura essere “carbon negative”, abbiamo bisogno di un ulteriore terzo di energia elettrica a zero emissioni di carbonio. Molte delle nostre aziende hanno già investito, e continuano a investire, in impianti per la produzione di energia rinnovabile. Stiamo valutando, come singole aziende o in consorzio, di partecipare alle gare per il rinnovo delle concessioni idroelettriche, che auspichiamo vengano bandite al più presto in conformità alle direttive europee. È essenziale ottenere forniture base-load decarbonizzate e in questo un ruolo fondamentale lo giocano le politiche italiane ed europee».
Federacciai ha inoltre presentato il Rapporto di Sostenibilità 2023, evidenziando come l’Italia sia il primo mercato Ue per produzione di acciaio da forno elettrico e primo Paese del G7 in termini di produzione pro-capite. La siderurgia italiana è al vertice europeo per decarbonizzazione e circolarità: il settore ha ridotto le emissioni di Co2 del 60% dal 1990 e i consumi energetici del 33% dal 2000, posizionandosi con un’efficienza migliore del 40% rispetto alla media europea.
Oltre l’85% dell’acciaio prodotto in Italia deriva dal riciclo del rottame ferroso, dimostrando il ruolo centrale della circolarità nella decarbonizzazione. Le acciaierie italiane, prime in Ue per volumi di riciclo, recuperano oltre il 76% dei rifiuti prodotti dai processi siderurgici.
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