Il sondaggio di Ftse Russell

Dati Esg, gli asset owner si fidano di più

26 Set 2024
Notizie SRI Finance Commenta Invia ad un amico
Il sondaggio annuale di Ftse Russell su 303 asset owner ha rilevato un aumento della fiducia nei dati Esg. Inoltre, l’aumento della rendicontazione di sostenibilità da parte delle aziende sta risolvendo le incertezze degli investitori sulla regolamentazione Esg. Lo studio intercetta anche un apprezzamento delle nuove norme

La fiducia degli investitori nei dati Esg sta crescendo rapidamente, mentre i dubbi iniziano ad attenuarsi in modo sostanziale. Lo rivela il sondaggio annuale di Ftse Russell che ha coinvolto 303 asset owner in 15 Paesi, suddivisi tra Americhe, Asia-Pacifico ed Emea. I risultati sono illustrati nel report “Asset owners remain positive about sustainable investment”. Oltre all’aumento della fiducia nei dati sugli investimenti sostenibili, la ricerca rivela che il campione non ritiene che la regolamentazione stia ostacolando l’adozione di investimenti sostenibili. Inoltre, le priorità degli asset owner si stanno spostando su risorse diverse e strategie di investimento passive.

Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 384 “Dati Esg, aumenta la fiducia degli investitori”), solo il 22% degli asset owner intervistati ha detto di considerare la disponibilità e le stime dei dati come un ostacolo a «una maggiore adozione di investimenti sostenibili in tutte le classi di asset», contro il 50% registrato nel 2023 e nel 2022. Il problema è stato l’ostacolo più citato agli investimenti sostenibili ogni anno dal 2021, ma quest’anno è sceso al sesto posto. Inoltre, gli intervistati si sono dimostrati meno preoccupati anche sulla mancanza di standardizzazione su punteggi e valutazioni: il problema è sceso dal secondo posto in termini di barriere agli investimenti nel 2023 all’ottavo di quest’anno, con il 20% degli investitori che l’ha indicato come ostacolo.

INVESTIMENTI ESG

Dal sondaggio è emerso che l’implementazione degli investimenti sostenibili è una componente centrale e integrata della strategia di investimento degli asset owner, soprattutto di quelli più grandi. L’86% degli intervistati con un Aum di almeno 10 miliardi di dollari ha risposto che sta implementando gli investimenti sostenibili come parte delle proprie strategie di investimento; contro solo il 63% del campione con un Aum inferiore a 10 miliardi di dollari. A livello globale, la percentuale si attesta al 74% degli investitori. Inoltre, il 55% degli asset owner intervistati sta aumentando le risorse e i team incentrati sulla regolamentazione degli investimenti Esg.

Per quanto riguarda la normativa sugli investimenti Esg, solo l’11% del campione ha detto di considerare la regolamentazione un ostacolo all’adozione di investimenti sostenibili, in calo rispetto al 29% del 2023. Al contrario, il 90% degli investitori concorda sul fatto che gli investimenti sostenibili e le normative Esg li hanno aiutati a raggiungere i loro obiettivi di investimento sostenibile nel 2024, in aumento rispetto al 75% del 2023. A questo risultato potrebbe aver contribuito il fatto che l’aumento della rendicontazione di sostenibilità da parte delle aziende sta risolvendo le incertezze sulla regolamentazione.

DATI ESG

Il sondaggio ha anche messo in luce un rapido aumento della fiducia degli asset owner nei dati sugli investimenti sostenibili. Le «preoccupazioni sulla disponibilità di dati Esg e sull’uso di dati stimati» sono state il principale ostacolo segnalato dagli intervistati dal 2021 al 2023. Quest’anno, per la prima volta, queste preoccupazioni sono scese al sesto posto, con solo il 22% del campione che le vede come un ostacolo. La «mancanza di standardizzazione nei dati, nei punteggi e nelle valutazioni Esg» è scesa dal secondo posto dell’anno scorso all’ottavo di quest’anno, con solo il 20% degli investitori che la indica come un ostacolo all’adozione di investimenti sostenibili. Nel 2023, il 58% degli asset owner aveva citato la mancanza di fiducia nella qualità dei dati come la principale sfida da affrontare nel soddisfare i requisiti normativi in materia di investimenti sostenibili. Nel sondaggio di quest’anno, la percentuale è scesa al 38 per cento.

Nell’edizione 2024, la sfida principale, indicata dal 51% degli intervistati, è l’incapacità di allineare il proprio portafoglio o indice con gli investimenti sostenibili o gli obiettivi climatici. Per il 39% del campione l’ostacolo principale è la costruzione della giusta metodologia per la loro strategia di investimento Esg; mentre per il 32% è la mancanza di risorse per valutare gli investimenti sostenibili. Non sorprende quindi che la ricerca abbia riscontrato un aumento dell’implementazione di strategie passive tra gli asset owner. Nel 2024, le strategie di investimento Esg passive sono del 66% contro il 61% di quelle attive.

Alessia Albertin

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